giovedì 2 febbraio 2017

ELLO, I CLITICI E LE PERIFERIE IN SARDO
in Itinerando
Senza confini “itinerando” dalla preistoria ad oggi. Studi in ricordo di Roberto Coroneo
a cura di Rossana Martorelli, Perugia, Marlocchi, 2015. ISBN: 978-88-6074-724-2. Vol I.3 , pp. 1733-1745.



Maurizio Virdis
Università degli Studi di Cagliari
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
virdis@unica.it



Riassunto. La lingua sarda sfrutta assai le posizioni periferiche della frase, sia
a destra che a sinistra; ciò eminentemente per scopi pragmatici e/o effetti di senso, che
connettono una certa catena frastica a un contesto (il)locutivo espresso o presupposto o da
far presupporre. ‘Ello’ è uno degli elementi di questo tipo, esso ha funzioni diverse.
Alla periferia destra troviamo i complementi del verbo talvolta anticipati mediante dei
clitici: questa anticipazione marginalizza sintatticamente tali complementi in funzione di
topic o di focus. Anche la posizione del Soggetto, in una lingua pro-drop come il Sardo, può
essere interessata da processi di defocalizzazione, e il Soggetto può essere marginalizzato a
destra, quale un topic-coda.
Parole chiave: sintassi sarda, periferie, ‘ello’.

Abstract. The Sardinian language frequently exploits the peripheral positions of the
sentence, both on the right and the left, for pragmatic purposes; in this way a phrastic chain
is connected to a wider (il)locutional context: which may be expressed, or assumed, or to
be assumed. One of such elements, in the left periphery, is ‘ello’, which may have different
functions and even different hints and undertones.
At the right periphery, the Complements of the Verb are often anticipated by clitics; this
anticipation marginalizes Verb Complements, giving them the function of a topic or a focus.
Even the position of the Subject as well, in a pro-drop language as Sardinian, may be affected
by defocusing processes, so that the Subject can be marginalized to the right, as a topic-tail,
or an afterthought.
Keywords: Sardinian syntax, Periphery, ‘ello’.

La periferia sinistra
Il Sardo è una lingua che dà ampio spazio all’utilizzo delle periferie della frase,
sia destra che sinistra. Oltre ai ben noti fenomeni di dislocazione, diffusi in
varie lingue neolatine, è ormai noto come pure in Sardo siano presenti lar-
gamente fenomeni di fronting, consistenti nello spostamento di costituenti
frasali in SpecComp con valore pragmatico di focalizzazione, anche non con-
trastiva. Hanno dato contributi di rilievo nello studio di tale fenomeno Jones,
1993; Mensching & Remberger, 2010 e Cruschina, 2010.
Molto strettamente legata a questo fenomeno, da un punto di vista strutturale,
è la funzione pragmatica ed il funzionamento sintattico della particella a che,
proposizioni interrogative; tale particella certamente occupa lo stesso nodo strutturale, SpecComp,
dell’elemento focalizzato o dell’elemento WH; infatti a è incompatibile con la
presenza di un pronome interrogativo, o di un participio passato o gerundio
di un verbo composto, o ancora di un predicato, che siano stati mossi, dalla
loro propria posizione non marcata, in SpecComp: *a cant’er mannu?, *a bén-
niu est?, *a ruju fit? (ma invece: cant’er mannu? (quant’è grande?), bénniu
est?(è venuto?), ruju fit?(era rosso?)). Si dà dunque la reciproca incompatibi-
lità di occupare lo SpecComp: soltanto un costituente, e non più d’uno, può
esser mosso sotto tale nodo (cfr. Jones, 1993).
Oltre tutto ciò, oltre questo complesso di fenomeni, che oramai prende una
ben definita fisionomia e spiegazione, altri elementi occupano la periferia si-
nistra della frase sarda: si tratta degli elementi ello e già. Entrambi sono in-
troduttori di frase: il primo, ello, è introduttore di frase interrogativa (ma, ve-
dremo poi, non soltanto, in quanto esso introduce altro tipo specifico di frase
di cui si dirà in seguito), il secondo, già, introduce frasi affermative con forte
valore assertivo e asseverativo (già est beru chi est aicci = è proprio così; già
est andau = certo che è andato). Entrambi, pur obbedendo a regole strutturali
differenti, svolgono la funzione pragmatica di connettori, in quanto collegano
la frase – interrogativa o assertiva – che essi introducono, a un contesto pre-
cedente, esplicito o presupposto; oppure, altresì, creano, o contribuiscono a

creare, un contesto di presupposizione o di ‘datità’, di ‘già noto’.

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